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Laici Teatri

Laici Teatri. Nove detenute-attrici portano in scena “Figlie di Lear”

Il pubblico è disposto a ferro di cavallo. Al centro un cumulo di sedie accatastate in un disordine ordinato.

Una detenuta-attrice ne prende una e la posiziona al centro del palco. Poi invita un uomo a sedersi. E’ il padre. Indossa un mantello rosso e una maschera che gli copre metà volto.

Sul palco compaiono le altre otto attrici della sezione femminile della Casa Circondariale di Bologna. Porgono al padre una corona di erbacce e dispongono le loro sedie a semicerchio, dando lo schienale al pubblico. Una alla volta attraversano lo spazio fin di fronte al padre. Lo fissano con sguardo di sfida, di risentimento, di derisione. Lui fa cenno loro di sedersi.

Si siedono, a cavalcioni. Poi iniziano a parlare in faccia al pubblico.

Si apre così FIGLIE DI LEAR sorelle.matte.comari.-secondo studio. 

FIGLIE DI LEAR sorelle.matte.comari. mette in scena un copione composto partendo dalle scritture delle partecipanti, che, nel corso di dieci incontri del Laboratorio di scrittura creativa condotto da Filippo Milani, hanno letto e scritto su diverse tematiche presenti nell’opera di Shakespeare, in particolare sulla figura del Fool (“elogio della follia”, “le profezie dei fools”); sulle tre figlie di Re Lear (“figlie che guardano in faccia i padri”, “figlie che rifiutano l’eredità dei padri”), inserendo nuovi temi, nati in corso d’opera, legati alla figura delle “comari”: rammendatrici che lavorano cantando e che giocano una folle tombola. Il tutto accade difronte a un padre, che immobile, osserva e aspetta una morte che si fa beffe di lui.

Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del più ampio programma STANZE DI TEATRO CARCERE del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna che vede i detenuti di 8 Istituti penitenziari e i minori e giovani adulti in carico ai Servizi di giustizia Minorile della Regione Emilia Romagna impegnati in un percorso teatrale comune. Il tema scelto dai registi, per il triennio 2019-2021, è PADRI E FIGLI. L’attività di teatro presso la Sez. femminile della CC di Bologna fa parte di Laici Teatri

NONA CONFESSIONE

Questo mio padre ripeteva:

“Oh figlia mia… Rotola scricchiola…

Un castello vuoto

Due figlie al posto del re

Ride il popolo

Ridono i giullari

Rotola scricchiola anima mia

non voglio andar via

Ah folle follia

Credimi, fidati, resta con me

Fuori di qui non c’è un perché

Rotola scricchiola oh figlia mia

Nonostante tutto, questa è la via

Ah ah folle follia

Restiamo qui dentro

Io e te, nessuno più

Tranquilla non si andrà più giù

Ah folle follia

Tra cielo e cemento

E il tempo controvento

Le albe nascoste

Le notti distorte

Lo squittir dei vicini

Il silenzio dei cuscini

Rotola scricchiola oh figlia mia

Nonostante tutto non voglio andar via

Ah folle follia

Qui dentro è tutta magia

Folli io e te figlia mia

Credimi, questa strada non è affatto pazzia

Fatta di me, di te

È solo follia”.

(Testo dai laboratori di scrittura presso la Sez.Femminile della CC Dozza, inserito nello spettacolo FIGLIE DI LEAR)

Lo spettacolo previsto per il 25 febbraio 2020 è stato annullato il giorno precedente a causa delle sopraggiunte disposizioni per il contenimento dell’emergenza da Covid 19