Per la conclusione del progetto BIRRRRbanti, noi di Scuole di Quartiere abbiamo pensato ad un format speciale: invece delle interviste che stiamo realizzando ai suoi protagonisti, abbiamo lasciato alla giovane redazione La Birra Aperta lo spazio per pubblicare un manifesto collettivo alla città.
Una città… tipo quella in cui vorremmo vivere, nella quale anche noi prendiamo parte alle decisioni su come gestirla. Ecco un nostro primo manifesto di questa città “tipo”:
COLLABORAZIONE E DECISIONI COLLETTIVE – Luogo di confronto
All’interno di un gruppo che si trova a decidere, vorremmo rispetto tra i componenti, e punti di riferimento per dare una direzione ed evitare la confusione. Quando le persone hanno comportamenti diversi dal contesto di riferimento si possono creare dei problemi. Per esempio, con il covid non tutti hanno reagito allo stesso modo. Il modo migliore di gestire questa cosa sarebbe quello di creare una collaborazione che permetta di scrivere regole condivise.
Sarebbe anche importante scegliere un luogo per discutere intorno alle regole che vorremmo. Alla base dell’organizzazione della città ci vorrebbero regole su come gestire i litigi nella società, o su temi come l’ambiente.
Alcune regole sono scomode, altre senza senso, la collaborazione permette di tenere in conto più esigenze.
COMUNICAZIONE E NON VIOLENZA – Zona-sfogo-matite!
Vorremmo creare una città basata sul comunicare con gli altri, instaurare il più possibile dei rapporti con le altre persone in modo da essere più chiari e da includere più persone possibili.
Non vorremmo violenza in città, non vorremmo violenza a scuola. Ogni tanto, per esempio, ci sono risse fuori da scuola. Se le risse ci sono è perché non si sa parlare con le parole. Vorremmo una città in cui giovani sappiano comunicare tra di loro. In cui le persone risolvono le questioni a voce e non con le mani. Non vogliamo una voce alta ma, magari, una voce chiara.
Abbiamo bisogno di un modo per sfogare la rabbia e la frustrazione accumulata. Abbiamo bisogno di un canale di ascolto, di sfogo. Ci vorrebbe più comunicazione con le persone adulte e una scuola che sia un posto sicuro. Sarebbe importante però anche avere più confronto con le persone della propria età, per aprire la comunicazione e farle cambiare.
Invece di spaccare i muri o di sparare i petardi, ci si potrebbe sfogare giocando con le molle e spezzando le matite. Creiamo una scrivania dove lasciare questi oggetti, una “zona-sfogo-matite”.
DIVERTIMENTO – Acquapark sotterraneo
Ci manca fare sport, andare in piscina, al mare. Vorremmo riavere molte cose del periodo pre-covid. Abbiamo voglia di viaggiare e sicuramente più divertimento. Idea! Un acquapark sotterraneo a Bologna! Sfruttiamo i canali di Bologna per passare sotto le case di tutte e tutti noi della redazione, intanto. Quindi uno scivolo che parta dalla Bolognina, passi da San Donato, la strada di via Irnerio… fino a diventare un mega scivolo a tre corsie che porta alla Birra. Poi aggiungeremmo dei parchi e organizzeremmo delle gite…
AMBIENTE – Gara di raccolta rusco
Vorremmo una città e un mondo più pulito. Il covid ci ha fatto vedere gli effetti bellissimi di quando non si inquina, ma i nostri gesti continuano ad avere un impatto. Stare senza traffico, avere il mare pulito è stata una cosa positiva dell’anno passato. Dall’altra parte, però, abbiamo smesso di inquinare con il traffico e abbiamo iniziato con le mascherine. Vorremmo più riutilizzo e riciclo. Daremmo importanza alla salute, senza cui nulla è possibile.
Per alcune cose la situazione di Bologna è critica, per altre è meglio. Sono stati raccolti recentemente circa 160 sacchi di immondizia dal Reno. Sono iniziative positive in cui vorremmo essere coinvolte. Per altre cose però non c’è una buona organizzazione. Sarebbe bello fare una gara a chi raccoglie più immondizia, come un concorso a premi indetto dal sindaco di Bologna.
“Non abbiamo timore ad esprimerlo, elaborarlo ha richiesto uno sforzo che non ci immaginavamo- hanno raccontato.- dopo un anno che ci fa sentire ancora molti strascichi, oltre che la difficoltà di pensare a un mondo diverso o di poter vivere la nostra normalità. Infatti una cosa, più di tutte, “fa strano” a molte e molti di noi: non è facile ricordare com’era prima, non è facile pensare a come sarà…”
La rubrica La Birra aperta viene pubblicata, fra le varie, sul blog Mural, sull’account IG labirra_aperta e all’interno del Giornale di Piazza Grande ). Essa è inoltre condivisa da altre realtà che sostengono il prendere (e dar) voce da parte dei più giovani.