Angela Sciavilla, vice presidente di Cantieri Meticci, non ha dubbi: “Lavorare in rete non è solo una cosa ideale , ma concreta ed economica, che permette anche di attivare all’alleanza virtuosa che mette al centro un patto di intenti di non competizione. Il territorio è così vasto e il bisogno di attività e di occasioni di socialità così ampio che nessuna singola associazione sarebbe stato in grado di soddisfarlo”.
Grazie al processo partecipato condotto da Cantieri Meticci, assieme ad Arci Brecht in rete con altre 35 organizzazioni, è stata creata la rete In Gorki e realizzata “IN GORKI – Ingorghi d’arte di periferia”, la rassegna che dal 30 giugno al 29 luglio 2021 ha illuminato l’estate di Corticella, nel quartiere Navile. Una programmazione culturale, partecipata e completamente gratuita di un mese: 25 serate, 45 eventi tra laboratori, concerti, presentazioni di libri e spettacoli, 260 artisti, attori, danzatori, scrittori e 1894 spettatori. Ve l’avevamo raccontata qui.
Adesso la volontà è quella di realizzare una seconda edizione, con la collaborazione del quartiere Navile e il supporto dell’amministrazione comunale. Ma non solo, il 31 gennaio alle 15 è stato lanciato un crowdfunding su Eppela
La campagna durerà 40 giorni ed è sostenuta da Funder 35, che raddoppierà l’importo raggiunto fino ad un massimo di 9mila euro. Oltre che sulla piattaforma, sarà possibile donare anche in occasione degli eventi realizzati dalle realtà della rete.
Angela, come è nata l’idea di una rassegna che mettesse in rete le realtà del territorio?
“Appena c’è stata la possibilità di fare attività in presenza, la prima cosa che abbiamo fatto è stato provare provato ad immaginare l’estate in uno spazio che non fosse di un’associazione o di un’altra, ma che lo spazio fosse pubblico, di tutti. Abbiamo scelto piazzetta Maccaferri, in zona Corticella. Eravamo consapevoli che come Cantieri Meticci, dopo oltre un anno e mezzo, non saremmo stati in grado di soddisfare totalmente la richiesta di socialità che il territorio chiedeva, così ho cercato di capire se le realtà e le associazioni della zona avessero intenzione di realizzare iniziative e se potessimo concentrare le forze in uno spazio di tutti, in nome della comunità e collettività, provando ad immaginare una proposta culturale che sommasse le energie di realtà che avrebbero comunque organizzato eventi”.
Come sono state coinvolte?
“Ho iniziato a raccogliere consensi e ad organizzare una prima riunione, a cui aderirono circa diciassette realtà. Alcune, pur avendo la sede operativa nello stesso territorio, non si conoscevano ed è stata una bella occasione per presentarsi. Con il tempo sono diventate trentacinque. Non si tratta solo di associazioni culturali, ma anche di associazioni che si occupano di supporto medico, supporto ai migranti, di assistenza a pazienti oncologici ecc.
Abbiamo unito un gruppo eterogeneo con un obiettivo comune: dare e fare presidio territoriale in un lasso temporale più ampio possibile e coinvolgendo fasce di popolazione più ampie possibili. Abbiamo messo da parte obiettivi singoli per andare in una direzione comune”.
Come sono state organizzate le attività di questa nuova rete?
“Abbiamo iniziato a febbraio, ci siamo divisi per target (bambini – adolescenti – adulti), ciascuno aveva un caposquadra e un budget a disposizione. Le riunioni organizzative erano una sorta di Parlamento, a cui partecipavano solo i caposquadra e non tutte le organizzazioni.
Abbiamo scelto di fare la rassegna in un unico luogo e sono stati messi al centro micro finanziamenti. Gli eventi si sono moltiplicati. Eravamo partiti con 12 e sono diventati 45, tra laboratori, concerti, presentazioni di libri e spettacoli”.
Come avete incentivato le realtà a partecipare?
“Per incentivare le realtà a partecipare ho sottolineato un concetto importante: fare rete significa anche ottimizzare le spese e affrontare insieme le spese fisse a cui deve far fronte a chi organizza eventi. Lavorare in rete non è solo una pratica ideale, ma concreta ed economica che permette inoltre di attivare alleanze virtuose fondate sulla collaborazione e non competizione.
Il territorio è così vasto e il bisogno di attività e di occasioni di socialità così ampio che nessuna singola associazione sarebbe stato in grado di soddisfarlo. Lavorare insieme significa quindi aver la possibilità di intercettare il numero più ampio di persone in un’area il più estesa possibile. In questo progetto una delle azioni fondamentali svolte da Cantieri Meticci è stata tirare le fila della rete sottolineando la necessità di mantenere ciascuno la propria identità.
Quali sono i principali bisogni della zona?
“Cantieri meticci ha la vocazione a fare attività partecipate, quindi interrogare i cittadini su una domanda specifica e chiedere loro di esprimersi per creare qualcosa di artisticamente rilevante e comunitario nei quartieri. Dopo un anno di pandemia, in cui anche il nostro spazio è stato chiuso, abbiamo visto che stare lontano dalla periferia e non fare attività che stimolano confronto, dialogo, studio, vuole dire lasciare che l’abbandono scolastico, i piccoli furti, il lento degrado prendano il sopravvento. Abbiamo pensato che riappropriarci degli spazi e provare, insieme alle altre associazioni, a fare proposte mirate potesse essere un’opportunità per incontrare i ragazzi e potesse essere il pretesto per lavorare insieme, spostando l’obiettivo: non lavorare solo per sé stessi ma per la cosa pubblica, aiutandoci in modo reciproco”
Quali sono i prossimi obiettivi?
“Sicuramente di rifare la rassegna la prossima estate”
Intervista di Silvia Santachiara per Fondazione Innovazione Urbana
La rete In Gorki, che ha permesso la realizzazione della rassegna:
Cantieri Meticci, Arci Brecht, Arci Bologna, Quartiere Navile, Spazio Zeta, Soc. Coop. Cidas, Eds San Donato, Eds Corticella, OpenGroup, Legambiente, Totem Lab APS, Ludoteca Vicolo Balocchi, Arcanto APS, Sokos; Biblioteca Corticella “Luigi Fabbri”, Associazione Effettica, Associazione Ludovarth, Centro studi nami, Corsi&Percorsi, Ass. Sokos, Ass. Suoni Barbarici (Tanino de Rosa), Elena Musti, Dry Art APS, Fantateatro, il Bar del Centro; Nereidi; Associazione Casa dei Popoli, ANPI Corticella, Avvertenze Generali, Serendippo, Orama, AssoPacePalestina.