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La scuola che sarà

I mercoledì di “La scuola che sarà”

Quali sono i temi chiave riguardanti la scuola di oggi e, soprattutto, quella che prenderà forma domani?

Dal dibattito sul tema delle competenze a quello sull’opposizione tra materie umanistiche e scientifiche. Dall’importanza dell’utilizzo delle tecnologie ad una visione di Scuola come Istituzione, davvero, democratica. 

I mercoledì di “La scuola che sarà” è un percorso di quattro appuntamenti a cadenza mensile che si rivolge a insegnanti, formatori, educatrici/educatori e a tutta la cittadinanza per favorire il confronto e lo scambio su bisogni, sfide ed esperienze.

Gli incontri si strutturano come dialoghi aperti tra ospiti, qualificati per curriculum accademico e professionale, e la cittadinanza, gli insegnanti e le realtà che sul territorio si occupano a vario titolo di educazione, con l’obiettivo di coinvolgere, ascoltare e far emergere le voci di insegnanti, formatori, educatrici e famiglie. 

Attraverso gli incontri si intende promuovere il confronto partecipato tra saperi “esperti” e la concreta esperienza di chi la scuola la fa, al fine di intercettare le esigenze della scuola sul territorio bolognese, mettere in comune le sfide e le difficoltà dell’esperienza scolastica, valorizzare le esperienze didattiche e formative degli insegnanti e creare reti di partecipazione e di cooperazione per la co-costruzione della scuola del futuro. 

Gli incontri si terranno il 15 marzo, il 5 aprile, il 26 aprile e il 10 maggio alle 17.30 a Salaborsa Lab “Roberto Ruffilli”, in vicolo Bolognetti 2.

Si parte mercoledì 15 marzo con “Come sarà la scuola di domani? Dialoghi sul futuro”. Questo primo incontro apre il dibattito sul tema della scuola: com’è la scuola oggi? Come immaginiamo e desideriamo la scuola di domani? 

L’incontro sarà moderato da Stefano Laffi, ricercatore presso Codici Ricerca e Intervento, che dialogherà con gli ospiti:

Daniele Barca – Dirigente scolastico dell’I.C. 3 Modena, esperto di tecnologie per la didattica e collaboratore di enti e agenzie formative;

Eugenia Carfora – Dirigente scolastica dell’I.S. “F. Morano”, Caivano (Napoli), in prima linea nel contrasto alla dispersione scolastica;

Martina Moramarco – Insegnante presso l’I.T.T. “G. Giorgi”, Brindisi, divulgatrice sul tema della progettazione per competenze.

Partendo dai contributi degli ospiti, il dialogo si aprirà al coinvolgimento dei presenti facilitando il confronto tra insegnanti, educatori/educatrici, pedagogisti e genitori, immaginando insieme nuovi modelli di scuola. A conclusione, ci sarà  un intervento di Veronica Ceruti, dirigente del settore Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, ma è necessaria l’iscrizione compilando questo modulo online.

Si continua mercoledì 5 aprile con il dibattito sull’opposizione tra le materie umanistiche e STEM. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una promozione delle materie STEM, con azioni giustamente orientate all’eliminazione del Gender Gap nell’approccio a queste discipline, partendo dai primi anni del percorso scolastico. Si vuole però ribadire con questo incontro che, in primo luogo l’opposizione tra le materie umanistiche e STEM rischia di relegare le discipline nel sistema binario delle “due culture”, con quelle umanistiche viste come meno “utili” o ancillari a quelle scientifico-tecniche; e in secondo luogo come non si possa sottovalutare l’utilità delle materie umanistiche nel fornire gli strumenti critici e di apprendimento necessari ad affrontare le sfide del presente e del futuro. 

Mercoledì 26 aprile si parlerà di come la rivoluzione offerta dalle tecnologie digitali nel settore delle comunicazioni abbia dato il via al processo di digitalizzazione della vita pubblica e di quanto non sia più pensabile una forma di educazione alla cittadinanza che non preveda lo sviluppo di competenze dei futuri cittadini e delle future cittadine alla partecipazione digitale. Una Media Education dovrebbe quindi pensare di formare cittadini e cittadine in grado non solo di sapersi orientare in un ambiente caratterizzato dal caos informativo, ma anche di esercitare i propri diritti attraverso i servizi digitali. 

I mercoledì di “La scuola che sarà” si conclude mercoledì 10 maggio. Il confronto partirà dalla retorica che legge sia l’educazione che il percorso scolastico come processi che mettono al centro la nozione di merito e di capacità individuali. L’educazione, come processo sociale orientato a compensare le disuguaglianze prodotte in seno alla società, non può pensare alla scuola come un sistema che produce soggetti “meritevoli” e soggetti “immeritevoli”, ma come un’istituzione che permetta a tutti e tutte di crescere colmando eventuali disuguaglianze che possono essere presenti nel background socioculturale degli alunni e delle alunne. La scuola è un’istituzione democratica, e deve produrre democrazia. 

A breve sarà disponibile anche il programma con i relatori!

Gli incontri sono realizzati nell’ambito di “La scuola che sarà”, il percorso progettato da Archilabò e Fondazione Innovazione Urbana e promosso dall’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna, per immaginare la scuola di domani insieme a sessanta ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Bologna che realizzeranno un Festival dedicato al tema.

Progetto PON METRO 14-20 finanziato dal FSE nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.