Portare il teatro fuori dal teatro, in quei luoghi dove solitamente non c’è ma dove invece ci sono i cittadini che vogliono raccontare e raccontarsi. Con questo progetto, il teatro si trasforma in un mezzo per creare nuovi spazi di comunità per quelle fasce di popolazione a rischio di fragilità sociale, o che solitamente sono esclusi dall’offerta culturale istituzionale.
In cinque quartieri della città, biblioteche, sale parrocchiali, circoli sociali e ricreativi, scuole medie e superiori ospitano laboratori teatrali e artistici: delle vere e proprie “palestre” dove si pratica il dialogo interculturale e intergenerazionale, facilitando i processi di empowerment individuale e collettivo.
A queste attività sono affiancati alcuni laboratori per imparare i mestieri artigianali di chi sta dietro le quinte nel mondo dello spettacolo: falegnameria, scenotecnica, sartoria, grafica, audio-video. È coinvolta l’intera comunità attraverso spettacoli ed eventi performativi itineranti dal centro ai quartieri, nelle piazze, nei cortili condominiali e nelle case private.
Sono affiancati anche interventi di riqualificazione che modificano lo spazio pubblico attraverso percorsi di co-progettazione con i cittadini. Un accesso a una cultura “vicina” e a misura d’uomo.
Luogo: Biblioteche, sale parrocchiali, circoli sociali e ricreativi, scuole medie e superiori
Ente capofila: Cantieri Meticci
Obiettivi: Favorire l’inclusione sociale rendendo maggiormente accessibile la cultura su tutto il territorio e creando un dialogo interculturale e intergenerazionale, mediante il coinvolgimento di nuovi e vecchi cittadini attraverso gli strumenti dell’arte; fornire un orientamento professionale e gli strumenti necessari per trovare lavoro ad adolescenti e nuovi cittadini; favorire processi di empowerment individuale e di comunità, attraverso il “costruire insieme”.
Durata: concluso
Qui il bando attraverso cui è stato selezionato il progetto
Il progetto aderisce alle linee guida del patto Insieme per il lavoro