Teatri laici, plurali, in cui le diversità sono una ricchezza e un valore. Il progetto ha l’obiettivo di smontare i pregiudizi attraverso un percorso di laboratori, di produzioni teatrali e forme artistiche dentro e fuori dal carcere che hanno come protagonisti persone che vivono situazioni di disagio sociale ma in relazione ad altri cittadini, creando un ponte tra generazioni e culture diverse e facendosi parte attiva nella costruzione di una comunità. Una nuova tappa innovativa delle attività del Teatro del Pratello che si sviluppa lungo quattro direttrici: Teatro Comunità, Teatro e Carcere, Teatro e Giustizia minorile, Teatro Civile.
Il progetto di Teatro Comunità si chiama Visioni di lavoro e attraverso laboratori di fotografia, scrittura, video, performance coinvolgerà carcere, istituti superiori, istituti di formazione lavoro, per aprire un confronto e differenti punti di vista sul tema del lavoro. Il Teatro Carcere è un nuovo laboratorio permanente di teatro e scrittura presso la Sezione femminile della Dozza, che porterà alla produzione di uno spettacolo.
Teatro e Giustizia minorile è rivolto a minori in carico ai servizi della Giustizia Minorile per l’attivazione di laboratori di teatro, scrittura e scenografia e la realizzazione di spettacoli. Il progetto di Teatro Civile si chiama Voci e, partendo da date anniversarie, mette al centro i temi legati alla memoria e la relazione tra il contemporaneo ed eventi storici attraverso laboratori di storia, musica, arte e teatro.
Il progetto prevede anche un’azione innovativa di narrazione partecipata: all’interno di ogni attività laboratoriale verranno individuati due “narratori” tra i partecipanti che, guidati da un esperto di storytelling, realizzeranno un diario dell’esperienza fatto di testi, immagini, riprese video, che racconterà le diverse attività.
Luogo: tutti i quartieri
Ente capofila: Teatro del Pratello
Obiettivi: Accrescere e consolidare il senso di comunità, abbattere i pregiudizi e sviluppare processi positivi nelle persone attraverso la condivisione, creando un ponte tra comunità diverse: tra i frequentatori dei centri sociali e i minori in carico ai servizi della Giustizia Minorile; tra studenti e insegnanti delle scuole del territorio e operatori di volontariato; tra luoghi di reclusione e i luoghi della cultura cittadina. Ma anche sviluppare spazi fisici o ideali dedicati alla cultura e all’arte in luoghi di marginalità ed esclusione sociale offrendo opportunità di incontro con il teatro, l’arte, la scrittura, la lettura e la cultura più in generale e promuovendo pratiche positive di incontro tra la cittadinanza e il carcere. Il teatro e l’arte come dimensioni del welfare e di sensibilizzazione: veri e propri strumenti di rigenerazione per ricreare legami sociali e comunitari là dove si soffrono di più il disagio e l’emarginazione sociale. Il progetto prevede anche l’assunzione lavorativa di giovani e adulti in condizioni di fragilità sociale in eventi e spettacoli, riconoscendo nella sperimentazione dell’esperienza lavorativa un valore aggiunto.
Durata: concluso
Qui il bando attraverso cui è stato selezionato il progetto
Il progetto aderisce alle linee guida del patto Insieme per il lavoro