Le pratiche d’ascolto innescate dal “fare comune” e gli incontri teatrali che ne sono seguiti, hanno dato vita ad un esito, un evento da camera, nello spazio della Biblioteca Luigi Spina, un luogo altro, anomalo per un evento performativo, per 25 spettatori seduti in cerchio insieme agli attori.
L’esito finale è la sintesi del gruppo, che ne va a comporre ogni elemento: la drammaturgia attraverso le scritture, gli oggetti di scena attraverso i laboratori artistico manuali, le fotografie come elemento scenografico, e che viene restituita al pubblico di spettatori testimoni dell’evento.
Elide Blind, videomaker, ha seguito il lavoro come una presenza discreta, raccontando alcuni momenti del Laboratorio: il video, oltre a documentare, restituisce la dimensione dell’esperienza fatta dal gruppo, le relazioni che sono nate fra persone molto diverse fra loro, che forse mai avrebbero condiviso qualcosa insieme, e che invece si fanno comunità riparativa.