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A che punto siamo con le Scuole di Quartiere?

Da laboratori d’arte alla moda, dalla musica al teatro, fino alla danza, all’artigianato e alle nuove tecnologie.

Ventiquattro progetti in tutta la città di Bologna, oltre 5000 ragazzi e ragazze coinvolti

Promosse dal Comune di Bologna e finanziate attraverso fondi europei del Pon Metro 14-20, le Scuole di Quartiere hanno dato vita in questi due anni ad una rete di progettualità frutto di alleanze tra imprese sociali, associazioni e istituzioni culturali come Musei, Biblioteche, Teatri, coordinate dal Comune di Bologna in collaborazione con Fondazione Innovazione Urbana, per sperimentare un modello educativo alternativo attraverso percorsi formativi aperti e plurali in spazi istituzionali ma non solo, anche strade, piazze, parchi.

Ecco una breve descrizione.

Sono diciassette i progetti che hanno dato il via a questo approccio innovativo e sperimentale, che ha utilizzato la cultura e la creatività come leva per l’inclusione sociale dei più giovani e portato la scuola e la formazione fuori dai tradizionali contesti educativi.

Undici progetti avevano come filo conduttore l’accelerazione civica e la collaborazione civica tra Pubblica Amministrazione, Scuola e Impresa, con l’obiettivo di promuovere la cultura tecnica e le competenze professionali per contrastare povertà educative, in particolare degli adolescenti, in specifiche aree territoriali periferiche o fragili. Sono Skill lab experience, Scatti – Sviluppo Comuni ATTIvi, Porto delle comunità, Pilastro DOCet, Freewear, Community Crew, ConnettiAMO Pescarola, Fotosintesi Urbana, Birrrrbanti, ATT.I.V .A LA.B., Oltre il ponte…tra studio, formazione e lavoro

Cinque progetti invece erano di welfare culturale e hanno messo al centro la cultura e l’arte. La caratteristica comune è quella di avere utilizzato strumenti, linguaggi e percorsi artistici (danza, teatro, arte partecipata) per promuovere inclusione sociale, partecipazione, empowerment delle comunità e dei singoli cittadini.

Diversimili: coma to community: progetto che vuole fornire alle persone fragili, principalmente quelle uscite dal coma, strumenti per esprimersi, comunicare, conoscersi e far conoscere ad altri le proprie abilità e competenze attraverso laboratori di teatro, musica e audiovisivo con incontri nella casa dei risvegli Luca de Nigris, negli spazi di quartiere, nelle scuole superiori e nei teatri cittadini, coinvolgendo la comunità. A cura di Gli Amici di Luca Onlus

Dalle parole agli atti: Sei laboratori teatrali, uno in ogni quartiere, con sei diverse compagnie teatrali, per mettere in scena idee e buone pratiche per la longevità. In ciascun territorio è stato costituito un gruppo formato da giovani e anziani che, guidato da un regista, partecipato a un percorso formativo e di approfondimento legato ai vari aspetti della longevità e alla raccolta di storie di vita. A cura di Auser Bologna

Laici teatri: un percorso di laboratori, di produzioni teatrali e forme artistiche dentro e fuori dal carcere che hanno come protagonisti persone che vivono situazioni di disagio sociale ma in relazione ad altri cittadini, creando un ponte tra generazioni e culture  diverse e facendosi parte attiva nella costruzione di una comunità. A cura del Teatro del Pratello

CMQ Cultura al metro quadro: percorso per portare il teatro fuori dal teatro. In cinque quartieri della città, biblioteche, sale parrocchiali, circoli sociali e ricreativi, scuole medie e superiori sono stati ospitati laboratori teatrali e artistici. L’intera comunità è stata coinvolta attraverso spettacoli ed eventi performativi itineranti dal centro ai quartieri, nelle piazze, nei cortili condominiali e nelle case private. A cura di Cantieri Meticci

Abitare la città: progetto per costruire percorsi di inclusione sociale attraverso due tematiche: l’abitare e la mobilità. Da un percorso per imparare ad utilizzare la bicicletta rivolto a donne straniere, ad uno sportello informativo dedicato alla tematica dell’abitare a Bologna. A cura di Cospe – Cooperazione per Sviluppo Paesi Emergenti Onlus, in rete con Salvaiciclisti, Porto15, DAS, Mondo Donna

Così sarà! La città che vogliamo: un percorso di “teatro senza mura”, partecipato e diffuso sul territorio, che accompagna ragazzi e ragazze di Bologna tra gli 11 e 25 anni nell’ideazione e nella fondazione di una nuova “città ideale” attraverso una rete di realtà culturali coordinate da Emilia Romagna Teatro Fondazione: Altre Velocità, Cassero LGBTI Center – Gender Bender Festival, Kepler – 452, La Baracca Testoni Ragazzi, Teatro dell’Argine.

A questi, sempre nell’ambito del welfare culturale, si sono aggiunti:

MIA musei_inclusivi_ aperti: un percorso di formazione rivolto a diciotto ragazzi, poi impiegati in servizi innovativi in ambito di mediazione culturale con l’obiettivo di portare il museo fuori dal museo, in particolare nelle periferie. A cura di Comune di Bologna – Istituzione Bologna Musei, in collaborazione con Senza Titolo SRL, Tecnoscienza, Aster

LXL Leggere per leggere Bologna (ancora in corso): progetto che ha avuto l’obiettivo di formare educatrici ed educatori alla lettura attraverso un percorso di formazione retribuito, della durata di due anni, rivolto a giovani inoccupati. A cura di Hamelin Associazione Culturale, che ha coordinato una rete di realtà culturali

In un secondo momento è stata attivata anche:

Scuola di Azioni Collettive: un percorso di formazione e sviluppo di progetti ad impatto sociale, economico, ambientale e culturale dedicato al Terzo Settore, alle comunità, alle reti e ai cittadini attivi del territorio promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, in collaborazione con il Comune di Bologna. Sono stati selezionati tramite bando 30 progetti innovativi legati a cinque aree tematiche considerate centrali per il futuro della città:

Quest’anno invece sono stati attivati quattro nuovi progetti:

Liquid Lab: progetto di welfare culturale che promuove azioni innovative con una forte vocazione al digitale e a nuovi linguaggi e tecnologie, nato all’interno di Salaborsa Lab, che diventerà un centro operativo per l’elaborazione e l’offerta, anche tramite le biblioteche di quartiere, di laboratori e percorsi trasversali, ricerca e sperimentazione nel campo della lettura e di nuovi linguaggi e tecnologie (gaming, coding, robotica, fablab). A cura di Archilabò

Una musica può fare: Laboratori di produzione di musica digitale e realizzazione di video tramite percorsi dedicati presso il Museo della musica di Bologna, rivolto a giovani in ritiro sociale volontario. A cura di C.A.D.I.A.I. Cooperativa Sociale in rete con altre realtà

Way in: Laboratori artistico-culturali (teatro, danza, giocoleria, video making) per la socializzazione e la partecipazione di minori in accoglienza eterofamiliare  e attività ludico-ricreative per i minori e le famiglie coinvolte in incontri protetti. A cura di Mondodonna Onlus, in rete con altre realtà

RiparAzioni: percorsi di welfare generativo con azioni finalizzate all’acquisizione di una coscienza critica e a una maggiore consapevolezza rispetto all’emarginazione sociale e alla risposte creative che l’arte con i suoi linguaggi può offrire. A cura di Accademia di Belle Arti di Bologna.

FUORI!: un percorso di creazione partecipata dedicato ai giovani e alla cittadinanza, realizzato da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e ideato dalla curatrice e ricercatrice indipendente Silvia Bottiroli, nell’ambito di un più ampio progetto integrato di welfare culturale, con finalità inclusive e di promozione delle relazioni sociali sia sul territorio cittadino che metropolitano.

Il grande progetto delle Scuole di Quartiere continua ampliando linguaggi e impatti e attraverso un percorso di ascolto e condivisione che porterà all’affiancamento di nuove sperimentazioni: “Scuole Aperte tutto l’anno” in due Istituti scolastici (una scuola secondaria di primo e una di secondo grado) con attività pomeridiane ed estive gratuite e Un percorso per la valorizzazione del protagonismo giovanile rivolto ad alunni iscritti al quarto anno di alcune scuole secondarie di secondo grado del Comune di Bologna. I ragazzi e le ragazze saranno accompagnati nella co-progettazione di un festival interamente ideato da loro, che si svolgerà a giugno 2023.